5 Febbraio 2016
COLDIRETTI, BENE LEGGE TOSCANA SU CINGHIALI, ORA NUOVA NORMATIVA ANCHE NELLE MARCHE

Arrivare anche nelle Marche a una legge per il contenimento degli animali selvatici sulla scia di quella approvata in Toscana. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti, che nel luglio scorso aveva presentato una proposta di normativa alla Regione per frenare un problema che costa ai marchigiani quasi cinque milioni di euro e che nel 2015 ha già visto raddoppiare le cause legali contro la Regione Marche e le Province da parte dei cittadini che hanno avuto un incidente stradale a causa di cinghiali o altre specie. La proposta di legge prevede tra le altre cose una mappatura di quelle aree e colture che necessitano di maggior tutela, il sostegno a forme di assicurazione e la possibilità per gli agricoltori di effettuare gli abbattimenti. “Si tratta di una normativa per la gestione del fenomeno degli animali selvatici capace di ‘cambiare verso’, elaborata in un’ottica di sussidiarietà dove si punta soprattutto alla prevenzione –sottolinea Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche -. Una proposta scaturita da una visione comune che sappia conciliare l'esigenza di protezione della natura con quella di garantire l'esercizio di attività economiche diversificate capaci di creare reddito”. L’obiettivo è frenare quello che rappresenta un vero e proprio assedio quotidiano alle aziende agricole sul territorio, con colture devastate e greggi attaccati, senza peraltro la garanzia che il danno venga adeguatamente risarcito. L’incapacità di porre un freno alle incursioni sta addirittura portando molte aziende agricole non solo a non denunciare più i danni subiti ma anche a rinunciare a seminare grano, mais e orzo. Un problema per l’economia del territorio oltre che per quegli allevamenti che puntano sull’utilizzo di cereali Made in Marche per un’alimentazione “dal campo alla stalla”, con l’obiettivo di assicurare una sempre maggior qualità delle carni.

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