26 Maggio 2016
COLDIRETTI, NELLE MARCHE 140 RICHIESTE DI NUOVI VIGNETI, DEI 280 ETTARI DISPONIBILI SOLO 6 SU 10

Sono 140 le richieste di nuovi vigneti presentate nelle Marche, per una superficie di 280 ettari, di cui solo il 61 per cento sarà effettivamente assegnato.  E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti dopo l’entrata in vigore con il 2016 della nuova normativa comunitaria sulla gestione degli impianti vitati basata sul sistema delle autorizzazioni che ha opportunamente concesso la possibilità di incrementare le superfici vitate pur all’interno di regole ben precise che scongiurassero il rischio liberalizzazione. Le Marche si collocano in una situazione intermedia a livello nazionale, tra alcune regioni del Nord Est dove le richieste sono dieci volte gli ettari effettivamente disponibili, e altre (Piemonte, Lazio e Umbria) dove le nuove superfici rappresentano meno dell’1 per cento della superficie vitata complessiva. Come già evidenziato a suo tempo è necessario, precisa la Coldiretti, che le scelte nazionali prevedano una gestione attiva del potenziale produttivo per scongiurare il rischio che l’assenza di regole utili, in nome della semplificazione, danneggi il settore. Sebbene, sottolinea Coldiretti, si possa condividere un approccio di gestione più semplificato, non necessariamente basato su bandi strutturati con criteri di ammissibilità e priorità, si ritiene necessario e imprescindibile che un “bando semplice” legato al criterio del riparto proporzionale come quello attuale, sia accompagnato da opportuni meccanismi di salvaguardia ed equità da fenomeni speculativi, basati sulla determinazione di un tetto massimo di superficie richiedibile e/o per singola assegnazione e una soglia di esenzione al di sotto di una determinata superficie dall’applicazione della decurtazione proporzionale. A fine di rispondere prontamente alla forte esigenza di crescita delle superfici manifestata in alcuni territori si ritiene necessario, conclude la Coldiretti, anticipare il prossimo bando (annualità 2017) già alla fine del 2016 in modo da poter concedere le future autorizzazioni sin dai primi giorni del prossimo anno e consentire così ai produttori di impiantare subito i vigneti autorizzati nella primavera prossima recuperando di fatto un anno.
 

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