28 Ottobre 2016
TERREMOTO: COLDIRETTI MACERATA, SALE IL CONTO DEI DANNI NELLE CAMPAGNE, STALLE CROLLATE

Sale il conto dei danni nelle campagne delle zone terremotate con altre due stalle crollate, con gli animali esposti ai rischi del ritorno del freddo e dei predatori. Ad affermarlo è la Coldiretti Macerata sulla base dell’ultimo monitoraggio effettuato nelle aziende agricole dei comuni colpiti. Il sisma ha fatto venir giù stalle e fabbricati rurali e lesionato caseifici, strutture aziendali e agriturismi, che peraltro devono far fronte a disdette e cancellazioni da parte degli ospiti. Oltre all’emergenza abitativa, con gli agricoltori e gli allevatori che non possono lasciare le loro aziende nonostante le case crollate per l’impossibilità di abbandonare gli animali, si aggrava il problema dei ricoveri per il bestiame, tanto più in vista dell’arrivo delle temperature più rigide, oltre all’annoso problema dei lupi. Ma c’è anche il problema di come evitare che il latte vada buttato, con i laboratori di trasformazione lesionati. “Man mano che passano le ore ci stiamo rendendo conto che l’emergenza nelle campagne è ancora più grave di quella emersa in un primo momento – spiegano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Giordano Nasini -, con gli oggetti problemi di chi è rimasto senza casa ma non può muoversi dall’azienda”. Intanto è partita la corsa alla solidarietà, con alcuni allevatori maceratesi che hanno messo a  disposizione quaranta chili di salumi per i pasti delle popolazioni terremotate, con analoghe iniziative che sono state promosse dalle Coldiretti di Ascoli Fermo e di Ancona. Nell’area epicentro del sisma ci sono oltre novecento aziende agricole, attive soprattutto nell’allevamento di mucche e pecore al pascolo, con la produzione di carne e formaggio ed eccellenze come il Vitellone Bianco Igp o il pecorino dei Sibillini.
 

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