24 Aprile 2015
COLDIRETTI, NEGLI ANNI DELLA CRISI 120MILA MARCHIGIANI HANNO SMESSO DI BERE ALCOL

Sono oltre 120mila i marchigiani che nel periodo 2008-2014 hanno smesso di bere alcol, ma crescono quelli che lo consumano fuori pasto. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti Marche sulla base degli ultimi dati Istat, secondo i quali  negli anni della crisi i bevitori di bevande alcoliche sono calati dell’11 per cento.  In diminuzione più contenuta i consumatori di vino (-7 per cento) e quelli di birra (-3 per cento), mentre sono aumentati in controtendenza gli amanti dei liquori (+21 per cento) e, soprattutto, chi beve alcolici al di fuori dei pasti, in crescita del 12 per cento. Un fenomeno, quest’ultimo, preoccupante, poiché interessa principalmente le giovani generazioni, nonostante la crisi e la ridotta disponibilità economica paiano nello stesso periodo aver ridotto il fenomeno del binge drinking, il bere cocktail nei locali fino ad ubriacarsi. Il pericolo, sottolinea Coldiretti, è che al tradizionale bicchiere di rosso o di bianco, che è uno dei segreti della longevità marchigiana come dimostrato da un’indagine dell’Università Politecnica delle Marche, si stia sostituendo un tipo di consumo di alcol che ha effetti negativi sulla salute. Da qui la necessità di investire nella prevenzione, promuovendo la conoscenza del vino, espressione di uno stile di vita "lento" e attento all'equilibrio psico-fisico con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di altri alcolici. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di dannose criminalizzazioni.

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