19 Maggio 2015
ELEZIONI MARCHE, OK DI MAGGI A “GREEN ACT” COLDIRETTI: “STOP A CEMENTIFICAZIONE E CINGHIALI”

“Firmo il documento perché lo trovo in linea con il Nostro programma”. Lo ha detto Gianni Maggi, candidato a Governatore per il Movimento 5 Stelle nel sottoscrivere il patto con gli agricoltori – Green Act presentato da Coldiretti Marche nel corso dell’incontro con l’esponente pentastellato. Pieno accordo sulla necessità di sburocratizzazione, considerato che “per fare un vino Doc servono 36 atti altro che le promesse di Calderoli col Ministero della Semplificazione” così come sul problema della cementificazione. “Siamo per il consumo zero del territorio come da nostro programma – ha spiegato Maggi al presidente della Coldiretti marchigiana, Tommaso Di Sante, al direttore Enzo Bottos e ai consigli regionale e provinciali dell’organizzazione nella sede di Ancona -, la qualità della vita ma anche dell’ambiente e del territorio devono passare attraverso la salvaguardia del paesaggio facendo leva su chi ci vive, e cioè le aziende agricole”. Da qui anche il “no alle grandi strutture e alle grandi centrali biogas, mentre vanno promosse piccole realtà a filiera aziendale/locale”. Da Maggi anche un impegno per la filiera corta che garantisce qualità del servizio e qualità alimentare, mentre sugli attacchi degli animali selvatici ha sottolineato come sia “un problema immenso, e noi siamo per una politica giusta". Nel corso dell’incontro, il candidato 5 Stelle ha anche ricordato che “nella sanità il 5 per cento è destinato alla prevenzione e non ne spendiamo neanche la metà... e questo a Coldiretti interessa”. Sul credito Maggi ha ricordato che “siamo molto polemici sul sistema banche non conta più il saper fare contano le transazioni del giro di soldi”. Impegno anche per la difesa delle eccellenze rispetto ai rischi di standardizzazione contenuti nel Trattato transatlantico. Il documento in sette punti presentato dalla Coldiretti prevede interventi per il rafforzamento delle imprese agricole anche nella loro capacità produttiva (più filiera corta, ampliamento mercati di Campagna Amica, promozione prodotti locali in supermercati e mense); il sostegno all’associazionismo forestale secondo il modello imprenditoriale del Consorzio Forestale; la riduzione del carico burocratico sulle imprese, applicando il principio della sussidiarietà orizzontale con l’affidamento delle istruttorie di tutta una serie di pratiche ai Centri di assistenza agricola (i cosiddetti SuperCaa), così da far risparmiare tempo e soldi agli agricoltori; etichettatura di origine obbligatoria per i prodotti alimentari e potenziamento controlli antifrodi; Osservatorio regionale per la prevenzione del dissesto idrogeologico e piano regionale per stimolare lo sviluppo delle imprese agricole “multifunzionali”; sostegno, anche finanziario, alla diffusione di una cultura della legalità in materia di lotta alla contraffazione nel settore agroalimentare; risoluzione del problema degli attacchi degli animali selvatici alle aziende agricole.

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