25 Maggio 2015
COLDIRETTI ASCOLI, COSTRETTI A VEGLIARE NEI PASCOLI PER DIFENDERE GREGGE DAI LUPI

Costretti a vegliare nei pascoli per difendere il gregge dai lupi. E’ la storia di due fratelli, Delio e Quinto Certelli, allevatori di Montalto delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, già vittime nei mesi scorsi di svariati attacchi, nel corso dei quali avevano perso una cinquantina di capi, senza dimenticare il calo della produzione di latte. Con l’esaurimento del foraggio nei terreni lungo la Vallata dell’Aso, il gregge è stato ora spostato nei pascoli montani. “In queste zone la presenza dei lupi è maggiore e rischiamo di subire nuovi attacchi – spiegano i due fratelli -. E’ per questo che abbiamo deciso di vegliare a turno accanto alle greggi per scongiurare il pericolo, e ciò nonostante abbiamo preso tutte le precauzioni, a partire dalla recinzione elettrica”. Il fatto è che i precedenti attacchi subiti hanno dimostrato che, quando i lupi aggrediscono le pecore, sono proprio queste ultime a rompere il recinto, pur di fuggire. “Il risultato è che molti capi finiscono sbranati lo stesso – spiegano i Certelli -, alcuni scappano e non vengono più trovati, altri vengono recuperate. Ma a volte c’è anche la beffa di vedersi chiamare in casa da altre aziende perché il gregge nella fuga ha causato danni a vigneti o altre colture”. “Una situazione insostenibile che lede non solo l’attività di impresa ma la stessa dignità delle persone – denuncia Paolo Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo -. Occorre un impegno forte da parte delle autorità per prevenire i danni, ma occorre anche rivedere il meccanismo degli stessi indennizzi, poiché non è possibile che le imprese continuino a vedersi pagare non più della metà del danno effettivo, e senza considerare la perdita delle quote di mercato, i costi di smaltimento delle carcasse e tutte le altre conseguenze che non vengono riconosciute”.

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