12 Novembre 2015
COLDIRETTI ANCONA, A TIPICA L’INNOVAZIONE A KM ZERO

Dal miele antinfiammatorio alla birra di visciola, fino agli agriaperitivi, a Tipica va in scena l’innovazione a km zero con la presenza di una ventina di produttori di Coldiretti Campagna Amica. La fiera in programma sabato 14 e domenica 15 novembre ad Ancona, in piazza Pertini, sarà un’occasione per scoprire il meglio delle specialità 100% marchigiane, ma anche per assaggiare l’olio extravergine nuovo, che quest’anno vede una qualità eccelsa e una ripresa della produzione rispetto allo scorso anno. Non mancheranno inoltre vino cotto e  vino di visciole, salumi e formaggi, vini Doc e Docg, farine, legumi, frutta e verdura, conserve e confetture, birra agricola e cosmetici al latte d’asina. E intanto crescono le vendite nei mercati degli agricoltori, con un incremento del 10 per cento nell’ultimo anno dei marchigiani che hanno fatto la spesa almeno una volta dagli agricoltori, nei mercati attivati nei comuni o nei punti vendita aziendali, secondo un’analisi Coldiretti/Censis.  A fare la parte del leone è Campagna Amica, la più grande rete di vendita diretta a livello regionale promossa dalla Coldiretti. Quasi quattrocento punti riuniti sotto il marchio che identifica le aziende che vendono esclusivamente prodotto agricolo, nel rispetto di determinati parametri di qualità e sicurezza, con controlli effettuati da un ente di certificazione. I mercati attivati in forma fissa o in occasione di eventi particolari sono una novantina, ai quali si aggiungono oltre duecentocinquanta punti vendita direttamente in azienda e una trentina di agriturismi, oltre alle Botteghe e ai ristoranti che propongono prodotti di Campagna Amica. I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori sono verdura, frutta, formaggi, salumi, vino, latte, pane, marmellate, legumi. “I nostri mercati degli agricoltori stanno creando nuove economie e nuova occupazione – sottolinea il presidente di Coldiretti Ancona, Emanuele Befanucci - rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione sociale, animazione sociale ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna”.

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