13 Novembre 2015
COLDIRETTI:DOMANI 14/11 LA GUERRA DEL LATTE ARRIVA AD ANCONA

La guerra del latte arriva ad Ancona. In occasione della due giorni di Tipica, la manifestazione che si aprirà domani, sabato 14 novembre, alle ore 10 in Piazza Pertini, la Coldiretti Marche coinvolgerà i visitatori nella mobilitazione con una raccolta di firme per impedire la chiusura delle stalle e gli effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti. Una risposta all’industria del latte che paga gli allevatori al di sotto dei costi di produzione, con l’obiettivo di far dimezzare la produzione tricolore e lucrare sull’ importazione di latte da Paesi con meno controlli e bassa qualità, rivendendolo peraltro ai consumatori italiani a prezzi maggiorati fino al 50 per cento rispetto a quelli di altre nazioni europee. Dopo una settimana di proteste  dalle industrie ai supermercati di tutta Italia, a spingere gli allevatori a continuare la mobilitazione, oggi, venerdì 13 novembre, a Roma davanti all’Antitrust, e domani ad Ancona, è stata la provocatoria proposta dell’aumento di un centesimo al litro del prezzo del latte alla stalla presentata dagli industriali al tavolo convocato al Ministero delle Politiche Agricole.
A Tipica Coldiretti e l’azienda Magnaterra di Castelfidardo mostreranno ai cittadini e ai ragazzi delle scuole come si prepara il vero formaggio italiano rispetto all’utilizzo di polveri e cagliate con le quali è oggi consentito di produrre similformaggi praticamente senza l’utilizzo del latte e anch’essi venduti magari come locali. Ma la mancanza di trasparenza in etichetta consente purtroppo di spacciare per nostrano anche il latte a lunga conservazione straniero. Il risultato è che dall’inizio della crisi ha visto chiudere a una stalla marchigiana su tre, mentre la produzione lattiera è passata da 460mila quintali a 327mila quintali. Nello stesso periodo il valore delle importazioni di latte e formaggio dall’estero nella nostra regione è passato da 46,1 milioni di euro a 63,2 milioni di euro. “Dinanzi all’invasione di materie prime dall’estero – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante - occorre indicare obbligatoriamente l’origine nelle etichette del latte (anche Uht), dei formaggi e di tutti gli altri prodotti a base di latte. Ma serve anche garantire che venga chiamato “formaggio” solo ciò che deriva dal latte e non da prodotti diversi e rendere pubblici i dati relativi alle importazioni di latte e di prodotti con derivati del latte, tracciando le sostanze utilizzate”.

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