16 Gennaio 2014
COLDIRETTI MARCHE: BENE AUMENTO FONDI PSR, ORA PUNTARE SU FILIERA CORTA E INNOVAZIONE

L’aumento dei fondi destinati alle Marche per sostenere gli investimenti è una notizia estremamente positiva e ora occorre lavorare affinché i finanziamenti vengano valorizzati al massimo, puntando su innovazione, filiera corta e formazione. E’ il commento della Coldiretti Marche dopo l’assegnazione alla nostra regione di 538 milioni di euro per la nuova programmazione del Piano di sviluppo rurale, secondo quanto comunicato dall’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina. “Un’occasione importante che va sfruttata al massimo per proseguire nella strada intrapresa per la crescita del settore e a tale proposito abbiamo presentato alla Regione un documento con proposte concrete sulla destinazione delle risorse  – sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Occorre, in particolare, promuovere le esperienze di filiera corta, anche attraverso il nostro progetto per una filiera agricola italiana, per portare valore alle imprese, ma anche sostenere l’innovazione e il ricambio generazionale avviato con la passata programmazione”. Il vecchio Piano di sviluppo rurale ha, infatti, calamitato l’attenzione delle giovani imprese, con investimenti per 107 milioni di euro principalmente per la realizzazione di fabbricati adibiti alla trasformazione e vendita dei prodotti (laboratori, negozi aziendali, ecc.) e per impianti di lavorazione. Ma, secondo Coldiretti, serve anche investire sulla formazione, per aumentare ulteriormente la qualità del tessuto imprenditoriale agricolo, e abbattere i tempi delle istruttorie e degli altri adempimenti, con controlli rapidi e procedure semplificate, evitando il rischio che il carico burocratico sia un deterrente per chi vuole investire. Secondo l’ultimo Censimento Istat, la superficie agricola coltivata nelle Marche è di 473.000 ettari, mentre la superficie totale agricola ammonta a 632.000 ettari, il 68 per cento della superficie complessiva della regione (936mila ettari), percentuale che fa delle Marche una delle regioni più rurali d’Italia. Le aziende agricole registrate sono, invece, 45.000. Il valore delle produzioni ammonta a 1.224.000.000 euro, con seminativi (soprattutto cereali e ortaggi), allevamenti e vino a rappresentare le voci più “pesanti”. Gli ultimi dieci anni hanno visto una riorganizzazione del sistema imprenditoriale fisiologica, con l’uscita delle aziende marginali e una sempre maggiore professionalizzazione delle altre, come dimostra anche l’aumento della superficie media delle aziende agricole marchigiane a 10,2 ettari (+27 per cento).

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