25 Novembre 2014
COLDIRETTI MARCHE, DA OGGI SCATTANO LE MULTE PER LE OLIERE IN BAR E RISTORANTI

Scatta da oggi, 25 novembre, il rischio di multe per chi utilizza le oliere in bar, mense, ristoranti e pizzerie. Lo rende noto la Coldiretti Marche nell’annunciare l’avvio dell'operatività della legge europea 2013 bis, pubblicata sul supplemento n.83 della Gazzetta Ufficiale 261, che impone l’obbligo del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extra vergine di oliva serviti in tutti i pubblici esercizi, con multe fino a ottomila euro per i trasgressori. Gli oli di oliva vergini, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata, e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l'esaurimento del contenuto originale indicato nell'etichetta. La legge, riferisce la Coldiretti, prevede anche sanzioni per chi non userà oliere con tappo antirabbocco che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto. Le novità per il prodotto simbolo della dieta mediterranea non si fermano, però, al tappo antirabbocco, in quanto è prevista anche una più accentuata rilevanza cromatica rispetto all’etichettatura degli oli che siano prodotti con miscele provenienti da uno o più Stati, così da mettere in guardia il consumatore sulla diversa qualità e composizione merceologica del prodotto. Va detto, anche che le modifiche introdotte nel corpo della cosiddetta legge salva-oli ne assicurano ora la più ampia operatività richiedendo a tutti gli organi di polizia giudiziaria un rafforzato impegno su tutti i fronti, dal controllo del traffico di perfezionamento attivo a quello delle modalità di vendita sottocosto. Le norme a tutela dell’extravergine Made in Italy arrivano peraltro in un momento particolarmente delicato per la produzione regionale, dove si stima un crollo del 40-50 per cento, con il raccolto che potrebbe scendere sotto i 20mila quintali, una delle peggiori campagne di sempre.

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