6 Giugno 2013
COLDIRETTI PESARO: BENE GDF SU FALSA SOIA BIO A TUTELA DI CITTADINI E 2MILA AZIENDE DEL SETTORE

Il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza va a tutela degli acquirenti di alimenti biologici, i cui consumi sono cresciuti del 7,3 per cento nel 2012, e delle oltre duemila aziende marchigiane attive nel settore. E’ il commento della Coldiretti Pesaro, dopo la scoperta di ottocento tonnellate di semi di soia provenienti dall'India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida molto tossico, il “clormequat” nell’ambito dell’operazione “Green War”, coordinata dalla Procura pesarese. Secondo un’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Sinab, nelle Marche gli operatori attivi nel biologico sono 2.127, con un aumento dell’1,4 per cento rispetto all’anno precedente. Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici è necessario che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. In attesa che questo avvenga, il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita. Sul territorio regionale sono oggi presenti quasi 200 aziende che puntano sulla filiera corta, oltre a 37 agriturismi e ristoranti che servono pasti bio, 51 negozi specializzati, 38 gruppi di acquisto solidale e 11 mercatini (elaborazione Coldiretti su dati Biobank). In tutto una rete di commercializzazione che conta oltre trecento punti.

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