3 Luglio 2013
COLDIRETTI IMPRESA PESCA, REVOCARE DIVIETO DI PESCA DELLE VONGOLE ENTRO LE 0,3 MIGLIA DALLA COSTA

Revocare il divieto di pesca delle vongole entro le 0,3 miglia dalla costa. E’ la proposta presentata da Coldiretti Impresa Pesca alla Regione Marche, dopo i risultati delle analisi scientifiche sul settore realizzate dagli uffici regionali. Secondo i dati della ricerca scientifica applicata al settore, il 70 per cento delle vongole si trova nelle fascia di mare più ristretta e più vicina alla battigia, dal 2010 totalmente preclusa. Di fatto fuori dalla distanza di 0,3 miglia dalla battigia in molti compartimenti vi sono poche risorse e ciò ha impedito alle imprese di diversificare la propria attività e rendere lo sforzo di pesca meno impattante, impendendo ai Consorzi di gestione ogni possibile pianificazione, come la messa a riposo delle aree di ripopolamento e di semina. Un problema che interessa 221 imprese, 450 addetti diretti, ed un indotto di altre 120 imprese e 380 addetti. “I consorzi di gestione molluschi ed i compartimenti marittimi della Regione Marche hanno attraversato negli ultimi 3 anni momenti drammatici – sottolinea il responsabile di Coldiretti Impresapesca, Tonino Giardini - con periodi di inattività che hanno raggiunto e superato in molti casi anche 16 mesi di blocco della pesca su 36 di possibile attività (3 anni), il tutto motivato da una cauta gestione della risorse e da una costante controllo da parte della Regione e della ricerca specializzata del patrimonio ittico dei molluschi-bivalvi delle Marche. Nonostante ciò, le vongolare hanno gestito oculatamente e bilanciato lo sforzo di pesca con la risorsa in crescita, e ora cercano un equilibrio con il ritorno ad aree di pesca più vaste di pesca e gestione, per permettere la turnazione delle aree di riposo, evitando disastri ambientali”. Ora occorre che i dati raccolti, con un importante impegno economico e di lavoro da parte della Regione Marche, vengano inviati da parte del Ministero a Bruxelles, con l’obiettivo di ottenere una deroga tra i 3 metri di profondità e la distanza di 0,3 miglia. dalla battigia, soluzione per la quale già in passato gli uffici comunitari si erano dimostrati disponibili, a condizione venire in possesso dei dati scientifici sullo stato delle risorse per un periodo di almeno triennio, anche sulla scorta di quanto accaduto per telline e cannolicchi. La risorsa vongola, infatti, è propria dello Stato costiero ed il suo sfruttamento con condiziona l’attività di Paesi Terzi o Paesi dell’Ue. Il settore nella Regione ricopre un ruolo economico importante con il 50 per cento del pescato destinato all’esportazione; tempestiva si è quindi dimostrata l’azione dell’assessorato regionale che prima tra tutte le regioni italiane è stato in grado, dopo il primo triennio, di inviare una fotografia esaustiva sullo stato delle risorse, per le quali gli operatori attendono prima della fine dell’anno una pronta risposta dalla Commissione Europea Pesca.

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