Nei capoluoghi marchigiani tiene il verde urbano e migliora la qualità del’aria. Lo afferma la Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto Istat 2012 sulla qualità dell’ambiente nelle città. I dati relativi alla presenza di aree verdi nei cinque capoluoghi di provincia si attestano sui numeri dell’anno precedente, tutti sotto il 2 per cento della superficie totale, a fronte di una media nazionale del 2,8 per cento, invece in crescita. Ancona si conferma la città con la maggior percentuale di aree verdi (1,7 per cento), davanti a Pesaro (1,5 per cento), Fermo (1 per cento), Macerata (1 per cento della superficie) e Ascoli Piceno (0,2 per cento). Migliora, invece, la qualità dell’aria. Il numero di giorni massimi di superamento del limite delle Pm10 (le cosiddette polveri fini o sottili) per quanto riguarda il traffico è sceso ad Ancona da 88 a 76 e ad Ascoli Piceno da 11 a 7. A Macerata, dono l’anno scorso erano stati 54 i giorni di superamento delle Pm10 si è passati a zero, mentre a Pesaro non ne sono stati registrati. A Fermo il dato non è stato rilevato. Per quanto riguarda l’inquinamento industriale, i giorni di superamento dei limiti sono scesi da 99 a 84 ad Ancona e da 43 a 40 ad Ascoli. Calo quasi generale anche sul versante delle rilevazioni di altri tipi di inquinamento. Pesaro passa da 39 giorni a 28, Ancona da 25 a 18 e Macerata da 4 a 3. Aumenta solo Ascoli, da 5 a 9.