21 Settembre 2013
COLDIRETTI, PREZZO DEL LATTE AL RECORD MA ALLE STALLE MARCHIGIANE VIENE SOTTOPAGATO, UNA SU DUE HA CHIUSO I BATTENTI

Il prezzo del latte sfuso ha raggiunto il record di 51,55 centesimi al litro ma agli allevatori marchigiani il più importante gruppo lattiero-caseario continua a pagare 38-39 centesimi, una cifra al di sotto dei costi di produzione, tanto che una stalla su due ha chiuso i battenti negli ultimi dieci anni. E’ la denuncia della Coldiretti regionale dopo che le quotazioni hanno fatto registrare il nuovo massimo storico. Tra l’altro, a crescere sono stati anche i prezzi del latte pastorizzato importato, con quello in arrivo dalla Germania che ha toccato il record di 52,58 centesimi al litro. Un differenza di valore inaccettabile, soprattutto in un momento in cui l’aumento stellare dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame sta portando le stalle alla chiusura. Non a caso proprio le Marche hanno fatto registrare il calo maggiore nella produzione di latte a livello nazionale, con un vero e proprio crollo del -10,3 per cento. E negli ultimi dieci anni le stalle titolari di quote latte sono passate da 222 a 119, secondo un’analisi Coldiretti su dati Sian, il Sistema informativo agricolo nazionale. Senza dimenticare il rischio che il latte marchigiano possa essere oggetto di speculazioni. Secondo Coldiretti Marche sarebbe necessario arrivare a un prezzo 43-44 centesimi per garantire redditività alle stalle regionali, evitando di continuare una politica di prezzi che sta deprimendo il settore e che appare tanto più incomprensibile se si considera che una larga fetta della produzione di latte viene controllata dalla cooperazione, che dovrebbe tutelare gli interessi dei produttori.

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