31 Ottobre 2013
COLDIRETTI PESARO: CONTRO TRUFFE SU TARTUFI SERVE ETICHETTA D’ORIGINE, SESTUPLICATO IMPORT DA ROMANIA

Contro il rischio di truffe sui tartufi serve l’obbligo dell’indicazione dell’origine in etichetta, anche in considerazione del fatto che le importazioni di prodotto dalla Romania nel nostro Paese sono sestuplicate nei primi sette mesi dell’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti Pesaro dopo il sequestro di 6 quintali di prodotto rumeno destinato a un commerciante della mostra nazionale di Acqualagna. La nostra regione è una delle realtà leader nella produzione di tartufi, con 10mila chili, di cui 7mila di "nero" e 3mila di "bianco", e rischia così di essere una delle principali vittime del boom del prodotto rumeno che nel periodo gennaio-luglio 2013 ha visto le importazioni balzare a 3.700 chili, con un aumento di sei volte rispetto allo stesso periodo del 2012. Da qui l’esigenza di tutelare il pregiato tubero made in Marche, a partire dall’obbligo dell’indicazione dell’origine., con un sistema di certificazione e tracciabilità. Occorrerebbe poi intervenire anche sulla trasformazione, a partire dai vari prodotti all’aroma di tartufo, e commercializzazione, per assicurare la massima trasparenza ai consumatori e tutelare il lavoro dei tartuficoltori.

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