“L’introduzione di un marchio per il biologico italiano è fondamentale per distinguere ancor di più l’agroalimentare Made in Italy, salvaguardarlo dalle imitazioni e garantire trasparenza ai consumatori”. Sono le parole di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, a commento dell’approvazione in Parlamento della nuova normativa sulle produzioni biologiche. Una legge che vede le Marche pioniere del settore. Con quasi 112mila ettari coltivati con questo metodo, circa il 24% della superficie agricola, e oltre 4.100 operatori la nostra regione è una delle più biologiche d’Europa. Un incremento di oltre il 110% negli ultimi 10 anni, secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Sinab. “La nuova legge – spiega la presidente Gardoni, recentemente nominata anche alla guida di Coldiretti Bio – sosterrà anche l’impiego di piattaforme digitali per garantire informazione e trasparenza ai consumatori sulla tracciabilità dei prodotti. È prevista inoltre una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione. In più vengono meglio definiti i biodistretti e ciò significa più forza a quello marchigiano che si è costituito nei mesi scorsi. Una scommessa sulla quale come Coldiretti abbiamo lavorato fin dall’inizio e che abbiamo vinto insieme ai produttori e a tutti gli altri attori della filiera”. Un settore in crescita costante. Secondo i dati Biobank le vendite sono raddoppiate nell’ultimo decennio, finendo nel carrello della spesa di quasi due italiani su tre (64%) e la nostra regione è in testa alla classifica delle realtà commerciali (negozi, ristoranti, e-commerce) con miglior rapporto nazionale tra abitanti e numero di attività.
3 Marzo 2022
Coldiretti esulta: “Da nuova legge nazionale più forza al Biodistretto Marche”