22 Novembre 2010
UNCI-COLDIRETTI: ESTIRPATI 700 ETTARI DI VIGNETI, DA MONTECICCARDO UNA PROPOSTA DI RILANCIO DEL VINO

Aggregare le realtà presenti sul territorio per fare massa critica e rilanciare il settore vitivinicolo, dare risposte ai circa cinquemila agricoltori che sono oggi soci delle quindici cooperative attive sul territorio regionale, evitare l’abbandono dei campi che, a  causa dei bassi prezzi pagati per le uve, ha visto sino ad oggi l’estirpazione di 700 ettari di vigneti. E’ il messaggio lanciato nel corso del convegno promosso al Conventino di Monteciccardo dall’Unci Coldiretti Marche, alla presenza di viticoltori e amministratori locali. “Il nuovo modello che proponiamo oggi intende garantire un impegno forte sia alle imprese che ai consumatori – ha spiegato Domenico Romanini, presidente di Unci Coldiretti Marche -, guardando non certo all’agroindustria ma a tutte quelle realtà che fanno del legame col territorio e del made in Marche il proprio punto di forza”. Un discorso che vale anche per le circa 400 cooperative che, secondo i dati dell’ultimo rapporto Inea nelle Marche, sono attive nel settore agroalimentare, la metà del totale delle coop iscritte al registro delle imprese. Nel corso dei lavori moderati del presidente dell’Unci Francesco D’Ulizia, Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, ha parlato della realtà del settore vitivinicolo nella provincia pesarese nella prospettiva del progetto per una filiera agricola tutta italiana, mentre Domenico Bosco (responsabile vitivinicolo Coldiretti) ha fatto una panoramica sulle recenti novità introdotte dalle politiche comunitarie. Di marketing e della necessità di fare “massa critica necessaria per affrontare i mercati internazionali, dove le quantità unite al prezzo e alle caratteristiche organolettiche, uniche ed irriproducibili altrove, possono risultare vincenti”. Romano Perna, di CoopColdiretti, ha messo in rilievo il ruolo della cooperazione per “arginare lo strapotere della grande distribuzione e il meccanismo delle vendite sotto costo che provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale e sul potere di acquisto dei consumatori”. L’assessore regionale Marco Lucchetti ha, invece, evidenziato l’importanza della formazione del capitale umano oggi presente nelle coop, recuperando al contempo al frammentazione e arrivando a una più equa distribuzione del valore lungo la filiera.

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